mercoledì 18 maggio 2011

La giustizia

Se la giustizia umana è qualcosa che regola i rapporti tra le persone, ed esige il rispetto dei diritti naturali e positivi propri e altrui, “la virtù morale della giustizia”, invece, consiste nella costante e ferma volontà di dare a Dio e al prossimo ciò che è dovuto e quindi, per mezzo di essa, intendiamo e operiamo ciò che è bene nei riguardi di Dio, di noi stessi e del prossimo.
La nostra riflessione riguarda, la giustizia come virtù, cioè capacità e forza per essere giusti, dono della grazia di Dio che si sviluppa e si perfeziona mediante una profonda conoscenza della Bibbia.
Diciamo che la giustizia è una virtù morale che riguarda, il comportamento dell’uomo nelle sue scelte responsabili per ciò che è bene. E’ l’abito naturale per operare il bene.
Fra i tantissimi passi che parlano di giustizia, ne troviamo uno molto significativo che dice: “Non commettere ingiustizia in giudizio: non tratterai con parzialità il povero, né userai preferenze verso il potente; ma giudicherai il tuo prossimo con giustizia”.
Queste disposizioni non riguardano soltanto i giudici ma tutte le creature umane, perché tutti siamo figli di Dio nostro Creatore. Non calpestare il povero perché povero, il debole perché debole, e non esaltare il potente perché potente e il ricco perché ricco.
Nell’Antico Testamento la giustizia è alla base di tutta la vita familiare e comunitaria del popolo eletto, essa promuove l’ordine, la concordia, il benessere, la pace di tutti. Essa supera largamente le esigenze della giustizia umana e sociale, perché affonda le sue radici nella grazia divina.
Tutti gli insegnamenti della Bibbia riguardanti la giustizia preludono la venuta del Nuovo legislatore, Gesù Cristo, il quale porterà a compimento la piena volontà del Padre. Egli sarà, dunque, la nostra giustizia.
La virtù della giustizia chiede a tutti noi una sempre maggiore buona volontà, perfezione e soprattutto amore. Per noi battezzati la virtù della giustizia deve essere illuminata dal comandamento: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutte le forze, con tutta la mente e il prossimo tuo come te stesso”, e con l’importante aggiunta di Gesù: “Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri”.
Guardiamo agli insegnamenti di Gesù che ci parla come Figlio di Dio e con il suo grande cuore umano. Egli inizia la sua missione facendosi battezzare da Giovanni nel Giordano per adempiere ogni giustizia. Si tratta appunto della giustizia con la quale Dio Padre vuole salvare il mondo, salvezza che Gesù porterà a compimento sulla croce.
Se vogliamo approfondire l’ambito della virtù della giustizia, secondo gli insegnamenti di Gesù Cristo, dobbiamo leggere e meditare i tre capitoli del “Discorso della montagna”.
È un dovere preciso rispettare i diritti di ciascuno e stabilire nelle relazioni umane l’armonia che promuove l’equità nei confronti delle persone e del bene comune. “Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento”. La legge di Dio va osservata con il cuore. Non basta dire: Non ho mai ucciso nessuno. Gesù soggiunge: “Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà giudicato”. Impegnati sempre a fare la pace con coloro che hai offeso, diversamente a che giovano le tue preghiere e le tue offerte?
Non basta dire: “Non ho mai commesso adulterio. Ascolta Gesù: “Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore”.
L’antica legge dell’“Occhio per occhio e dente per dente” con la venuta del Signore Gesù non vale più; d’ora in avanti vale solo la legge dell’amore: “Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste”.

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