martedì 2 luglio 2013

la preghiera di liberazione -

Insegnamenti di Padre Augusto Drago presi da internet

I INSEGNAMENTO


Sulla preghiera di liberazione, vorrei riprendere il tema della benedizione, appena accennato nella prima parte del presente articolo pubblicato la settimana scorsa.
Il 15 aprile1994 la Conferenza episcopale toscana emanava una nota pastorale sulla demonologia e sulle sue varie forme: dalla magia all’occultismo. Essa, passando attraverso i diversi aspetti di maleficio e possessione diabolica, giunge a descrivere i vari fenomeni analizzandoli alla luce della dottrina e dell’esperienza della Chiesa, sottolineando la libertà del cristiano e la vittoria di Cristo.
Nella terza parte, il documento dei Vescovi toscani, si sofferma a lungo ad analizzare i livelli di intervento della Chiesa. Tra questi, oltre agli esorcismi, vengono descritte con particolare cura ed attenzione le preghiere di benedizione.
Che cosa rappresenta una benedizione nell’ambito della preghiera di liberazione?
La nota al n.18 afferma: “Nell’ambito dell’agire sacramentale della Chiesa, un significato particolare lo occupano le benedizioni. Gli esorcismi esprimono la lotta della Chiesa contro le potenze del male, le benedizioni manifestano lo splendore della salvezza del Risorto ormai presente nella storia come un principio nuovo di trasfigurazione della vita dell’uomo e del cosmo. Benedire è infatti un atto sacramentale della Chiesa, nel quale si manifesta la fede nella presenza operante di Dio nel mondo e la vittoria pasquale del Signore Gesù. Occorre tuttavia che il concetto di benedizione e il ricorso ad essa, siano adeguatamente compresi, evitando sovrapposizioni o collusioni tra il corretto pensare della Chiesa ed una mentalità a sfondo superstizioso, che può finire per ridurre la preghiera di benedizione ad un atto più o meno magico “ .
Il libro liturgico del Benedizionale, nelle Premesse generali, mette particolarmente in evidenza che la fonte di ogni benedizione è Dio, Benedetto nei secoli, e che è al di sopra di tutte le cose (n.1). Ciò affermando, ci viene detta una cosa molto importante: se Dio, da una parte, è la fonte di ogni Benedizione, dall’altra è anche Benedetto. Eternamente Benedetto dal Figlio nello Spirito Santo. Benedetto in Cristo da ogni uomo che Gli dà lode nel Figlio e con il Figlio. C’è dunque, nella preghiera di benedizione, un duplice movimento: ascendente e discendente. Dio è il Benedicente ed il Benedetto. Il primo movimento è quello della lode di Dio, una lode colma di riconoscenza e di ringraziamento, per le opere mirabili che Egli ha compiuto in nostro favore, sia donandoci la vita, sia donandoci la Redenzione operata da Cristo e la vittoria sul maligno, Satana, l’antico serpente, colui che seduce tutta la terra (Apocalisse 12, 9). E’ Lui, il Padre, che per primo, fin dall’eternità, ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo (Efesini 1,3). Il secondo movimento, quello discendente, nasce da questa consapevolezza: Dio è il Benedicente, ossia Colui che è invocato perché ci doni la sua grazia e la sua protezione nelle situazioni personali, familiari, sociali della vita. Chi crede nel Dio della vita, porta in sé i segni della Benedizione: l’amore per la vita, per la bontà, per la bellezza che ritma la danza della Lode, frutto delle nostre labbra e di un cuore adorante.
Quando Dio o direttamente o per mezzo di altri benedice, sempre viene assicurato il suo aiuto, annunciata la sua grazia, proclamata la sua fedeltà all’alleanza sancita. E quando sono gli uomini a benedire, essi lodano Dio ed inneggiano alla sua bontà e misericordia. Dio infatti benedice comunicando o preannunciando la sua bontà. Gli uomini benedicono Dio, proclamando le sue lodi, rendendo a Lui grazie…Quando a benedire sono gli altri, i ministri del Signore, essi invocano l’aiuto di Dio sui singoli e su coloro che sono riuniti in assemblea. (Benedizionale, premesse generali, n.6).
Data da Dio la benedizione è vita, è protezione amorosa, è inscritta nell’alleanza di salvezza. Quando è data dall’uomo a Dio è lode, quando è data dal ministro della Chiesa è segno sacramentale della protezione amorosa di Dio verso di noi.
Dio benedice. Satana maledice!
Dio, benedicendo, si manifesta come amante della vita e dell’uomo.
Satana, maledicendo, si manifesta come il signore della morte e di ogni forma di distruzione.
La benedizione di Dio verso l’uomo è una lode del Creatore per la sua creatura più bella, fatta a sua immagine e somiglianza. Dio non può che bene-dire, o dire-bene dell’opera delle sue mani. Pertanto il suo gesto è infusione di vita, forza che dona coraggio, sicurezza nella lotta contro il maligno. La benedizione dell’uomo verso Dio è il canto di lode per la bontà e la misericordia del Padre, di cui celebra la grandezza e la Maestà. Proprio per questo, Satana non può reggere al canto di benedizione, perché egli odia il suo Creatore, lui che voleva innalzarsi al suo posto e diventare come Dio!
La lode, come canto di benedizione, allontana Satana, e lo fa ricadere nell’abisso da dove è uscito. Ne ho fatta esperienza personale: qualche volta ho praticato degli esorcismi alla presenza di un gruppo di preghiera con il compito di lodare e benedire il Padre nel nome di Gesù. Ebbene, posso affermare che molte liberazioni sono avvenute così!
Potenza della Lode e della Benedizione! Essa tuttavia, per avere efficacia nella lotta contro Satana, richiede una fondamentale attitudine di fede, per essere operativa di ciò che significa, ed esige una risposta di vita in rapporto a ciò che con essa si celebra. Chi poi, da parte sua, chiede una benedizione, deve avere una predisposizione di amore verso il Signore ed un proposito nel cuore di mantenere integra la propria fede e professarla con l’aiuto dei sacramenti, in modo particolare, dell’Eucaristia. Chiedere una benedizione al di fuori di queste condizioni, farebbe scadere la benedizione medesima, ad un atto di rituale magico o scaramantico. Non bisogna scherzare con le cose di Dio!
La citata nota pastorale dei Vescovi toscani esorta i presbiteri perché si offrano volentieri a coloro che richiedono particolari benedizioni su persone e cose, ma si preoccupino ogni volta di spiegare, con cura e chiarezza, che nessuna benedizione ha efficacia senza le dovute disposizioni di chi la chiede, a cominciare dalla rinuncia al peccato. In caso contrario, continua la nota, la benedizione rischia di essere svuotata dal suo autentico significato, fino al pericolo di assimilarla alla stregua di un amuleto o oggetti simili, o di venire ridotta ad un gesto alienante dalla fede e dalla coerenza di vita richiesta dal Vangelo.
Ed ora, avviandomi alla conclusione, vorrei aggiungere qualche altro aspetto che vuole essere come una risposta a delle domande che non pochi si fanno circa il potere di Satana.

• Anzitutto, chi è il diavolo?
La Chiesa insegna che all’inizio i diavoli erano angeli buoni, creati da Dio, ma che poi, da se stessi, per loro libera ed irrevocabile scelta, si sono trasformati in malvagi, ribellandosi e rifiutando Dio. Secondo una antica tradizione patristica, il motivo della ribellione angelica sarebbe stato il fatto che il Padre avesse loro mostrato il Mistero del Verbo incarnato e li avesse invitati ad adorarne l’Umanità. Gli angeli ribelli si sarebbero rifiutati perché per natura tutti gli angeli sono superiori all’uomo. Da qui nasce l’odio verso Dio e verso l’uomo. Per Dio, perché ha osato innalzare l’uomo ad una dignità altissima, per l’uomo, perché in qualche modo egli viene divinizzato. Egli, infatti, è creato ad immagine e somiglianza di Dio stesso, e, nell’Umanità di Cristo, viene esaltato. Satana è il principe di questo mondo (Giovanni 12, 31), è peccatore fin dal principio (1Giovanni 3, 8) e si oppone a Dio e al suo disegno di salvezza.

• Quali poteri ha su di noi?
Sempre nella prima lettera di Giovanni si legge: Tutto il mondo è sotto il potere del maligno (1Giovanni 5, 19). Egli opera, prima di tutto, attraverso la tentazione e l’inganno. Pronuncia parole di menzogna, induce all’errore ed illude le anime. E’ a causa sua che il peccato, con tutte le sue devastanti conseguenze, è entrato nel mondo. Lo scrittore francese Charles Baudelier affermava che l’astuzia più perfetta di Satana consiste nel persuaderci che non esiste. Egli in realtà, essendo un angelo depersonalizzato a causa del suo peccato di ribellione, ha un immenso potere di seduzione:
◊ La più grave è la seduzione menzognera che ha indotto l’uomo a disobbedire a Dio, come afferma il Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC 394). Ha cercato di sedurre anche Cristo direttamente (Luca 4, 1-13), o indirettamente servendosi di Pietro (Matteo 16, 23);
◊ Alla stessa maniera cerca in tutti i modi, di sedurre i discepoli di Cristo, li inganna circa la Volontà di Dio, fa scomparire dal cuore degli uomini il senso del peccato, ma non può impedire l’edificazione del Regno di Dio. Può fare battaglia, può ingaggiare una guerra terribile contro la Chiesa, corpo di Cristo, ma Le porte degli inferi non prevarranno su di essa (Matteo, 16, 18).

• Perché Dio permette a Satana di tormentare l’uomo?
Certo, questo rimane un grande mistero. E’ necessario precisare prima di tutto che, anche nella forma più grave della possessione, l’azione di Satana, non può riguardare il dominio sull’anima, ma unicamente sul corpo dell’uomo, Penetrare nel sacrario dell’anima umana, come afferma san Bonaventura, è riservato solo a Dio. Satana è pur sempre una creatura, anche se di natura angelica depravata, ed in quanto tale, non può fare nulla al di fuori della Volontà di Dio dalla quale si sente costretto. La domanda posta, allora ha un suo senso. E’ Dio che permette la possessione, la ossessione ed ogni forma di disturbo arrecato dall’angelo distruttore, all’uomo. Perché?
Non è facile rispondere a questa domanda. Tuttavia sappiamo tutti che la vita terrena è sempre un tempo di prova. Durante questo tempo, Dio può consentire al demonio, come avvenne per Giobbe, di tentare e “saggiare” l’uomo, mai però, al di sopra delle sue forze. Sappiamo anche per fede, che da questo male, Dio sa trarre un bene più grande, perché con la sua grazia, il cuore esce purificato dalla prova e la fede diviene più salda.
Diverso è il caso in cui è l’uomo che si offre volontariamente al potere di Satana, per diventare più potente, più ricco, più forte, per soddisfare al meglio le passioni peccaminose che lo seducono (amore, sesso, ecc.). In questo caso non si tratta di una prova di Dio, ma di una volontaria autodistruzione dell’uomo e di una società intera che si fa possedere dal maligno. Da questa auto-consegna a Satana, nascono le sette, come gruppi di potere per creare disordine e rovina nella vita dell’uomo e della società intera.

• La magia, lo spiritismo, l’occultismo e tanti altri fenomeni simili, sono opera di satana?
La nota dei Vescovi toscani, si pone a riguardo, una domanda molto seria. Essa dice: Come si spiega che in un’epoca caratterizzata da uno sviluppo così ricco di pensiero scientifico e razionale, si verifichi una diffusione tanto vasta di tipo magico-occultista? La crescita a macchia d’olio del fenomeno, almeno in termini generali, può essere collegata ad istanze esistenziali …che nascono dalla profonda insicurezza in cui l’uomo concepisce la propria vita. Insicurezze che generano paure, ansie, desiderio di essere rassicurati sul proprio presente e sul proprio futuro. La magia in quanto tale, persegue il sogno inconfessabile della creatura umana ad essere Dio. Il principio magico per cui il rito, se posto in essere correttamente, deve produrre gli effetti desiderati, può avere un influsso sul comportamento religioso di chi intende i gesti sacramentali, quali, ad esempio, la benedizione, la partecipazione ai sacramenti soprattutto all’Eucaristia, in senso automatico. In pratica molti, anche cristiani, assimilano i sacramenti al culto magico. Questo più che un culto, è un “anti-culto”.
E’ pertanto assolutamente inaccettabile sul piano della fede qualsiasi forma di magia, sia quella normalmente detta “bianca” (l’uso di talismani, amuleti, filtri usati a scopo di guarigioni o riconciliazioni ricorrendo a riti ed arti occulte), sia, in modo particolare quella detta ”nera”: Quest’ultima infatti, intende procurare in modo diretto o indiretto, il male di altri, o ad ottenere per sé, con mezzi illeciti e con l’invocazione del demonio, vantaggi, onori e ricchezze. L’uso della magia è un grave peccato, perché è un rifiuto del vero ed unico Dio, il Dio di Gesù Cristo, il Dio della salvezza. Così, per la stessa ragione, è grave peccato il così detto, maleficio o “fattura”. In tali pratiche non si può escludere a priori un collegamento con l’azione di Satana. Quindi possiamo affermare, sia pure con una certa prudenza (infatti bisogna valutare caso per caso), che queste realtà sono diaboliche.
Fratelli e sorelle, noi che abbiamo creduto in Lui, Parola di verità, di amore e di salvezza, non temiamo nessuna azione del maligno. Ma Gesù ci dice di pregare il Padre dicendogli: Liberaci dal Maligno!. Ed ancora: “Non abbandonarci nella tentazione”. Ed il Padre celeste che legge nel segreto, ascolta il grido della nostra preghiera. D’altra parte, attraverso l’Eucaristia, la porta del nostro cuore è segnata dal Sangue del Divino Agnello e davanti ad esso, l’Angelo sterminatore (Esodo 12, 23) passerà oltre! Conserviamo la fede, combattiamo la nostra battaglia e, alla fine, il Signore ci dirà: “Vieni, servo buono e fedele, prendi parte alla gioia del tuo Signore” (Matteo, 25, 21).
Ribadiamo l’assoluta ed insostituibile Signoria di Gesù, non solo nella vita della Chiesa, ma nella stessa storia del cosmo e dell’umanità. Egli ha fatto precipitare l’accusatore degli uomini e ha reso vittoriosi i suoi fratelli (Apocalisse, 12, 10-12), Lui e Lui solo, ha promesso il dono dell’acqua della vita a coloro che saranno vittoriosi sul male e su ogni forma di idolatria e di magia (Apocalisse 21, 6-8). Il Signore Gesù distruggerà il maligno con il soffio della sua bocca e lo annienterà con lo splendore della sua venuta (2Tessalonicesi, 2, 8).
Chi ha scoperto Gesù Cristo, non ha bisogno di andare a cercare la salvezza altrove!

Siate sobri, vegliate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente, va in giro cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede (1Pietro, 5, 8-9a). AMEN

Il diavolo esiste - catechesi

Il Diavolo Esiste

La Sacra scrittura ci mette bene in guardia.

La s. scrittura non esita a presentare la vita come una lotta, una vera guerra, contro i demoni.

Azione ordinaria e straordinaria del maligno

Non c'è un netto confine tra l'azione ordinaria (tentazione) e quella straordinaria (mali, malefici, possessioni...) del demonio. Dell'azione ordinaria ne siamo vittime tutti! La Bibbia stessa considera una beatitudine la vittoria contro la tentazione (Gc 1,12). Le tentazioni demoniache ci riguardano quotidianamente, tutti ed indistintamente, anche in considerazione delle occasioni che il mondo stesso in cui viviamo ci presenta. Gesù stesso accettò di essere sottoposto alle tentazioni durante i 40 giorni passati nel deserto. Come resistere? "Vigilate e pregate per non cadere in tentazione" (Mt 26,41). Per quanto attiene all'azione straordinaria di satana, con questa si intende l'opera del diavolo che si manifesta con effetti visibili o percepibili: disturbi esterni, possessione diabolica, vessazioni diaboliche, ossessioni diaboliche e infestazioni diaboliche. Analizziamole brevemente:

Disturbi esterni:
Sono quelle sofferenze fisiche che ad esempio ritroviamo con una certa frequenza nella vita di determinati Santi come Santa Gemma Galgani ad esempio; parliamo di battiture, percosse, cadute di oggetti... ecc... In questi casi, in pratica, il demonio agisce rimanendo all'esterno della persona.

2) Possessioni diaboliche:
Questa è di certo la forma più grave nella quale si possa espletare l'azione straordinaria del demonio. Comporta la permanenza continua del demonio in un corpo umano, pur essendo la manifestazione malefica dello stesso limitata a determinati momenti di "crisi". In questo caso non è detto che i disturbi dovuti alla possessione siano continui: infatti il posseduto perde il controllo di sé solamente durante quelle che potremmo definire delle "crisi" da possessione, nelle quali il Male (il demonio) agisce per mezzo del pieno controllo del corpo, delle capacità intellettive, mentali ed affettive, nonché volitive della persona posseduta. Le manifestazioni di tutto ciò possono essere le più disparate: il posseduto può parlare lingue a lui sconosciute, può parlare al contrario, può rimettere dalla bocca oggetti impensabili all'interno del corpo umano, può manifestare una forza spropositata, un'avversione al sacro... e via dicendo...

3) Vessazioni diaboliche:
in questo caso si hanno forme di disturbi saltuari, che possono colpire il singolo o interi gruppi di persone. Le tipologie di disturbi sono le più svariate: si va dai disturbi dell'umore (arrabbiature improvvise ed immotivate..) a quelli degli affetti, nei rapporti con gli altri o, a volte, anche della salute...

4) Ossessioni diaboliche:
In questo caso si ha a che fare con pensieri ossessivi. La vittima è perseguitata da pensieri ricorrenti ed anche assurdi dei quali non è capace di liberarsi: tutto ciò determina un continuo stato di avvilimento, che può portare anche alla tentazione del suicidio. A differenza della possessione la volontà resta libera, pur essendo schiava di pensieri ossessivi.

5) Infestazioni diaboliche:
qui entriamo nel discorso dei mali malefici sull'uomo, sulle cose o anche sugli animali.

a) Soggezioni diaboliche: facendo riferimento al libro di padre G. Amorth "Nuovi racconti di un esorcista", riportiamo anche la categoria delle soggezioni diaboliche: con questo termine si vuole intendere il caso in cui una persona sia assoggetta al potere del diavolo in maniera volontaria, con un patto esplicito o implicito, sottomettendosi alla signoria dello stesso. Nella possessione straordinaria, dunque, possiamo dire che figurano tutte quelle persone che realmente e fisicamente sono possedute dal demonio: o per loro scelta o a causa di fatture o di consacrazione al diavolo, ad esempio, da parte di genitori appartenenti a sette sataniche...
Per concludere, però, viene da chiedersi come si può restare vittime di mali malefici straordinari?
Le motivazioni posso essere molteplici. Andiamo per ordine. a) Innanzi tutto dobbiamo specificare che nulla può avvenire senza che Dio lo voglia: dunque, affinché il diavolo possa esercitare su di una persona la sua azione straordinaria, Dio deve permetterlo. Il motivo, poi, per il quale Dio possa permettere ciò a noi non è dato di saperlo; ci basti sapere che qualunque cosa Dio faccia o permetta è comunque per la nostra Santificazione, Dio è l'unico capace di ricavare il bene anche partendo dal male.
A volte, tanto per fare un esempio, Dio potrebbe permettere al diavolo di esercitare su di una persona la sua azione straordinaria, al fine di sublimare quell'anima o per temperarla nelle virtù... è il caso di molti Santi che, come ad esempio Padre Pio, furono "tormentati" dal diavolo in una maniera che di certo era molto più che ordinaria. Dunque in questo caso si parla di un'azione del demonio intenta a tentare una persona Santa al fine di farla rinunciare alle Vie di Dio: naturalmente è un caso rarissimo.

b) Una maniera "classica" e frequente di rimanere vittime dell'azione straordinaria del demonio è a seguito di un maleficio. La vittima naturalmente non ha colpe: qualcuno vuole nuocergli mediante l'intervento del demonio. Può trattarsi di fattura, malocchio, maledizione, legatura....

c) Certamente, poi, persistere in una situazione di peccati gravissimi nei quali una persona può indurirsi in maniera irreversibile è di certo un buon presupposto perché il Male possa prendere piede nella nostra anima e nel nostro corpo in maniera forte, mediante un'azione, appunto, straordinaria. Come fa notare padre Amorth in una sua intervista, questo potrebbe essere il caso di Giuda Iscariota: chissà quanti tentativi deve aver fatto Gesù perché potesse vincere la sua cupidigia del denaro. Anche in questo caso si tratta di una azione straordinaria del diavolo rarissima a trovarsi.

d) Infine, la frequenza di persone e luoghi malefici: partecipando ad esempio a sedute spiritiche o a sedute di magia o consultando maghi e loro simili, o aderendo a sette sataniche.... etc, è evidente che è una maniera per aprire volontariamente le porte della propria anima a satana.