Insegnamenti di Padre Augusto Drago presi da internet
I INSEGNAMENTO
Sulla preghiera di liberazione, vorrei riprendere il
tema della benedizione, appena accennato nella prima parte del presente
articolo pubblicato la settimana scorsa.
Il 15 aprile1994 la Conferenza episcopale toscana
emanava una nota pastorale sulla demonologia e sulle sue varie forme: dalla
magia all’occultismo. Essa, passando attraverso i diversi aspetti di maleficio
e possessione diabolica, giunge a descrivere i vari fenomeni analizzandoli alla
luce della dottrina e dell’esperienza della Chiesa, sottolineando la libertà
del cristiano e la vittoria di Cristo.
Nella terza parte, il documento dei Vescovi toscani,
si sofferma a lungo ad analizzare i livelli di intervento della Chiesa. Tra
questi, oltre agli esorcismi, vengono descritte con particolare cura ed
attenzione le preghiere di benedizione.
Che cosa rappresenta una benedizione nell’ambito della
preghiera di liberazione?
La nota al n.18 afferma: “Nell’ambito dell’agire
sacramentale della Chiesa, un significato particolare lo occupano le
benedizioni. Gli esorcismi esprimono la lotta della Chiesa contro le potenze
del male, le benedizioni manifestano lo splendore della salvezza del Risorto
ormai presente nella storia come un principio nuovo di trasfigurazione della
vita dell’uomo e del cosmo. Benedire è infatti un atto sacramentale della
Chiesa, nel quale si manifesta la fede nella presenza operante di Dio nel mondo
e la vittoria pasquale del Signore Gesù. Occorre tuttavia che il concetto di
benedizione e il ricorso ad essa, siano adeguatamente compresi, evitando
sovrapposizioni o collusioni tra il corretto pensare della Chiesa ed una
mentalità a sfondo superstizioso, che può finire per ridurre la preghiera di
benedizione ad un atto più o meno magico “ .
Il libro liturgico del Benedizionale, nelle Premesse
generali, mette particolarmente in evidenza che la fonte di ogni
benedizione è Dio, Benedetto nei secoli, e che è al di sopra di tutte le cose
(n.1). Ciò affermando, ci viene detta una cosa molto importante: se Dio, da una
parte, è la fonte di ogni Benedizione, dall’altra è anche Benedetto.
Eternamente Benedetto dal Figlio nello Spirito Santo. Benedetto in Cristo da
ogni uomo che Gli dà lode nel Figlio e con il Figlio. C’è dunque, nella
preghiera di benedizione, un duplice movimento: ascendente e discendente. Dio è
il Benedicente ed il Benedetto. Il primo movimento è quello della lode di Dio,
una lode colma di riconoscenza e di ringraziamento, per le opere mirabili che
Egli ha compiuto in nostro favore, sia donandoci la vita, sia donandoci la
Redenzione operata da Cristo e la vittoria sul maligno, Satana, l’antico
serpente, colui che seduce tutta la terra (Apocalisse 12, 9). E’ Lui, il
Padre, che per primo, fin dall’eternità, ci ha benedetti con ogni benedizione
spirituale nei cieli in Cristo (Efesini 1,3). Il secondo movimento,
quello discendente, nasce da questa consapevolezza: Dio è il Benedicente,
ossia Colui che è invocato perché ci doni la sua grazia e la sua protezione
nelle situazioni personali, familiari, sociali della vita. Chi crede nel Dio
della vita, porta in sé i segni della Benedizione: l’amore per la vita, per la
bontà, per la bellezza che ritma la danza della Lode, frutto delle nostre
labbra e di un cuore adorante.
Quando Dio o direttamente o per mezzo di altri
benedice, sempre viene assicurato il suo aiuto, annunciata la sua grazia,
proclamata la sua fedeltà all’alleanza sancita. E quando sono gli uomini a
benedire, essi lodano Dio ed inneggiano alla sua bontà e misericordia. Dio
infatti benedice comunicando o preannunciando la sua bontà. Gli uomini
benedicono Dio, proclamando le sue lodi, rendendo a Lui grazie…Quando a
benedire sono gli
altri, i ministri del Signore, essi invocano l’aiuto di Dio sui singoli e su
coloro che sono riuniti in assemblea. (Benedizionale, premesse generali,
n.6).
Data da Dio la benedizione è vita, è protezione
amorosa, è inscritta nell’alleanza di salvezza. Quando è data dall’uomo a Dio è
lode, quando è data dal ministro della Chiesa è segno sacramentale della
protezione amorosa di Dio verso di noi.
Dio benedice. Satana maledice!
Dio, benedicendo, si manifesta come amante della vita
e dell’uomo.
Satana, maledicendo, si manifesta come il signore
della morte e di ogni forma di distruzione.
La benedizione di Dio verso l’uomo è una lode del
Creatore per la sua creatura più bella, fatta a sua immagine e somiglianza. Dio
non può che bene-dire, o dire-bene dell’opera delle sue mani. Pertanto il suo
gesto è infusione di vita, forza che dona coraggio, sicurezza nella lotta
contro il maligno. La benedizione dell’uomo verso Dio è il canto di lode per la
bontà e la misericordia del Padre, di cui celebra la grandezza e la Maestà.
Proprio per questo, Satana non può reggere al canto di benedizione, perché egli
odia il suo Creatore, lui che voleva innalzarsi al suo posto e diventare come
Dio!
La lode, come canto di benedizione, allontana Satana,
e lo fa ricadere nell’abisso da dove è uscito. Ne ho fatta esperienza
personale: qualche volta ho praticato degli esorcismi alla presenza di un
gruppo di preghiera con il compito di lodare e benedire il Padre nel nome di
Gesù. Ebbene, posso affermare che molte liberazioni sono avvenute così!
Potenza della Lode e della Benedizione! Essa tuttavia,
per avere efficacia nella lotta contro Satana, richiede una fondamentale
attitudine di fede, per essere operativa di ciò che significa, ed esige una
risposta di vita in rapporto a ciò che con essa si celebra. Chi poi, da parte
sua, chiede una benedizione, deve avere una predisposizione di amore verso il
Signore ed un proposito nel cuore di mantenere integra la propria fede e
professarla con l’aiuto dei sacramenti, in modo particolare, dell’Eucaristia.
Chiedere una benedizione al di fuori di queste condizioni, farebbe scadere la
benedizione medesima, ad un atto di rituale magico o scaramantico. Non bisogna
scherzare con le cose di Dio!
La citata nota pastorale dei Vescovi toscani esorta i
presbiteri perché si offrano volentieri a coloro che richiedono particolari
benedizioni su persone e cose, ma si preoccupino ogni volta di spiegare, con
cura e chiarezza, che nessuna benedizione ha efficacia senza le dovute
disposizioni di chi la chiede, a cominciare dalla rinuncia al peccato. In caso
contrario, continua la nota, la benedizione rischia di essere svuotata dal suo
autentico significato, fino al pericolo di assimilarla alla stregua di un
amuleto o oggetti simili, o di venire ridotta ad un gesto alienante dalla fede
e dalla coerenza di vita richiesta dal Vangelo.
Ed ora, avviandomi alla conclusione, vorrei aggiungere
qualche altro aspetto che vuole essere come una risposta a delle domande che
non pochi si fanno circa il potere di Satana.
• Anzitutto,
chi è il diavolo?
La Chiesa insegna che all’inizio i diavoli erano
angeli buoni, creati da Dio, ma che poi, da se stessi, per loro libera ed
irrevocabile scelta, si sono trasformati in malvagi, ribellandosi e rifiutando
Dio. Secondo una antica tradizione patristica, il motivo della ribellione
angelica sarebbe stato il fatto che il Padre avesse loro mostrato il Mistero
del Verbo incarnato e li avesse invitati ad adorarne l’Umanità. Gli angeli
ribelli si sarebbero rifiutati perché per natura tutti gli angeli sono
superiori all’uomo. Da qui nasce l’odio verso Dio e verso l’uomo. Per Dio,
perché ha osato innalzare l’uomo ad una dignità altissima, per l’uomo, perché
in qualche modo egli viene divinizzato. Egli, infatti, è creato ad immagine e
somiglianza di Dio stesso, e, nell’Umanità di Cristo, viene esaltato. Satana è
il principe di questo mondo (Giovanni 12, 31), è peccatore fin dal
principio (1Giovanni 3, 8) e si oppone a Dio e al suo disegno di
salvezza.
• Quali poteri ha su di noi?
• Quali poteri ha su di noi?
Sempre nella prima lettera di Giovanni si legge: Tutto
il mondo è sotto il potere del maligno (1Giovanni 5, 19). Egli
opera, prima di tutto, attraverso la tentazione e l’inganno. Pronuncia parole
di menzogna, induce all’errore ed illude le anime. E’ a causa sua che il
peccato, con tutte le sue devastanti conseguenze, è entrato nel mondo. Lo
scrittore francese Charles Baudelier affermava che l’astuzia più perfetta di
Satana consiste nel persuaderci che non esiste. Egli in realtà, essendo un
angelo depersonalizzato a causa del suo peccato di ribellione, ha un immenso
potere di seduzione:
◊ La più grave è la seduzione menzognera che ha
indotto l’uomo a disobbedire a Dio, come afferma il Catechismo della Chiesa
Cattolica (CCC 394). Ha cercato di sedurre anche Cristo direttamente (Luca
4, 1-13), o indirettamente servendosi di Pietro (Matteo 16, 23);
◊ Alla stessa maniera cerca in tutti i modi, di sedurre i discepoli di Cristo, li inganna circa la Volontà di Dio, fa scomparire dal cuore degli uomini il senso del peccato, ma non può impedire l’edificazione del Regno di Dio. Può fare battaglia, può ingaggiare una guerra terribile contro la Chiesa, corpo di Cristo, ma Le porte degli inferi non prevarranno su di essa (Matteo, 16, 18).
• Perché Dio permette a Satana di tormentare l’uomo?
◊ Alla stessa maniera cerca in tutti i modi, di sedurre i discepoli di Cristo, li inganna circa la Volontà di Dio, fa scomparire dal cuore degli uomini il senso del peccato, ma non può impedire l’edificazione del Regno di Dio. Può fare battaglia, può ingaggiare una guerra terribile contro la Chiesa, corpo di Cristo, ma Le porte degli inferi non prevarranno su di essa (Matteo, 16, 18).
• Perché Dio permette a Satana di tormentare l’uomo?
Certo, questo rimane un grande mistero. E’ necessario
precisare prima di tutto che, anche nella forma più grave della possessione,
l’azione di Satana, non può riguardare il dominio sull’anima, ma unicamente sul
corpo dell’uomo, Penetrare nel sacrario dell’anima umana, come afferma san
Bonaventura, è riservato solo a Dio. Satana è pur sempre una creatura, anche se
di natura angelica depravata, ed in quanto tale, non può fare nulla al di fuori
della Volontà di Dio dalla quale si sente costretto. La domanda posta, allora
ha un suo senso. E’ Dio che permette la possessione, la ossessione ed ogni
forma di disturbo arrecato dall’angelo distruttore, all’uomo. Perché?
Non è facile rispondere a questa domanda. Tuttavia
sappiamo tutti che la vita terrena è sempre un tempo di prova. Durante questo
tempo, Dio può consentire al demonio, come avvenne per Giobbe, di tentare e
“saggiare” l’uomo, mai però, al di sopra delle sue forze. Sappiamo anche per
fede, che da questo male, Dio sa trarre un bene più grande, perché con la sua
grazia, il cuore esce purificato dalla prova e la fede diviene più salda.
Diverso è il caso in cui è l’uomo che si offre volontariamente al potere di Satana, per diventare più potente, più ricco, più forte, per soddisfare al meglio le passioni peccaminose che lo seducono (amore, sesso, ecc.). In questo caso non si tratta di una prova di Dio, ma di una volontaria autodistruzione dell’uomo e di una società intera che si fa possedere dal maligno. Da questa auto-consegna a Satana, nascono le sette, come gruppi di potere per creare disordine e rovina nella vita dell’uomo e della società intera.
Diverso è il caso in cui è l’uomo che si offre volontariamente al potere di Satana, per diventare più potente, più ricco, più forte, per soddisfare al meglio le passioni peccaminose che lo seducono (amore, sesso, ecc.). In questo caso non si tratta di una prova di Dio, ma di una volontaria autodistruzione dell’uomo e di una società intera che si fa possedere dal maligno. Da questa auto-consegna a Satana, nascono le sette, come gruppi di potere per creare disordine e rovina nella vita dell’uomo e della società intera.
• La magia, lo spiritismo, l’occultismo e tanti altri fenomeni simili, sono opera di satana?
La nota dei Vescovi toscani, si pone a riguardo, una
domanda molto seria. Essa dice: Come si spiega che in un’epoca
caratterizzata da uno sviluppo così ricco di pensiero scientifico e
razionale, si verifichi una diffusione tanto vasta di tipo magico-occultista?
La crescita a macchia d’olio del fenomeno, almeno in termini generali,
può essere collegata ad istanze esistenziali …che nascono dalla profonda
insicurezza in cui l’uomo concepisce la propria vita. Insicurezze che
generano paure, ansie, desiderio di essere rassicurati sul proprio presente e
sul proprio futuro. La magia in quanto tale, persegue il sogno inconfessabile
della creatura umana ad essere Dio. Il principio magico per cui il rito, se
posto in essere correttamente, deve produrre gli effetti desiderati, può avere
un influsso sul comportamento religioso di chi intende i gesti sacramentali,
quali, ad esempio, la benedizione, la partecipazione ai sacramenti soprattutto
all’Eucaristia, in senso automatico. In pratica molti, anche cristiani, assimilano
i sacramenti al culto magico. Questo più che un culto, è un “anti-culto”.
E’ pertanto assolutamente inaccettabile sul piano
della fede qualsiasi forma di magia, sia quella normalmente detta “bianca”
(l’uso di talismani, amuleti, filtri usati a scopo di guarigioni o
riconciliazioni ricorrendo a riti ed arti occulte), sia, in modo particolare
quella detta ”nera”: Quest’ultima infatti, intende procurare in modo diretto o
indiretto, il male di altri, o ad ottenere per sé, con mezzi illeciti e con
l’invocazione del demonio, vantaggi, onori e ricchezze. L’uso della magia è un
grave peccato, perché è un rifiuto del vero ed unico Dio, il Dio di Gesù
Cristo, il Dio della salvezza. Così, per la stessa ragione, è grave peccato il
così detto, maleficio o “fattura”. In tali pratiche non si può escludere a
priori un collegamento con l’azione di Satana. Quindi possiamo affermare,
sia pure con una certa prudenza (infatti bisogna valutare caso per caso), che
queste realtà sono diaboliche.
Fratelli e sorelle, noi che abbiamo creduto in Lui,
Parola di verità, di amore e di salvezza, non temiamo nessuna azione del
maligno. Ma Gesù ci dice di pregare il Padre dicendogli: Liberaci dal
Maligno!. Ed ancora: “Non abbandonarci nella tentazione”. Ed il
Padre celeste che legge nel segreto, ascolta il grido della nostra preghiera.
D’altra parte, attraverso l’Eucaristia, la porta del nostro cuore è segnata dal
Sangue del Divino Agnello e davanti ad esso, l’Angelo sterminatore (Esodo
12, 23) passerà oltre! Conserviamo la fede, combattiamo la nostra battaglia e,
alla fine, il Signore ci dirà: “Vieni, servo buono e fedele, prendi parte
alla gioia del tuo Signore” (Matteo, 25, 21).
Ribadiamo l’assoluta ed insostituibile Signoria di
Gesù, non solo nella vita della Chiesa, ma nella stessa storia del cosmo e
dell’umanità. Egli ha fatto precipitare l’accusatore degli uomini e ha reso
vittoriosi i suoi fratelli (Apocalisse, 12, 10-12), Lui e Lui solo, ha
promesso il dono dell’acqua della vita a coloro che saranno vittoriosi sul
male e su ogni forma di idolatria e di magia (Apocalisse 21, 6-8).
Il Signore Gesù distruggerà il maligno con il soffio della sua bocca e lo
annienterà con lo splendore della sua venuta (2Tessalonicesi, 2, 8).
Chi ha scoperto Gesù Cristo, non ha bisogno di andare
a cercare la salvezza altrove!
Siate sobri, vegliate. Il vostro nemico, il diavolo,
come leone ruggente, va in giro cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella
fede (1Pietro, 5,
8-9a). AMEN